Il testo giornalistico è composto di tutti gli elementi che concorrono all’interpretazione del testo stesso. Accanto al testo c’è il paratesto, che è una parte essenziale del testo stesso:
- i titoli infatti sono il biglietto da visita di un articolo, nonché la spia per inquadrarne contenuto e posizioni. Umberto Eco considera i titoli il modo attraverso cui i quotidiani trasferiscono i loro messaggi fondamentali, e distingue fra titoli emotivi e titoli informativi;
- la grafica è strumento stesso di comunicazione e non un elemento accessorio. Scrittura e segno sono collocati e armonizzati all’interno del testo: supporto fotografico, titolazione, eventuali infografici, vignette, disegni si inseriscono all’interno del testo e lo completano.
- i titoli infatti sono il biglietto da visita di un articolo, nonché la spia per inquadrarne contenuto e posizioni. Umberto Eco considera i titoli il modo attraverso cui i quotidiani trasferiscono i loro messaggi fondamentali, e distingue fra titoli emotivi e titoli informativi;
- la grafica è strumento stesso di comunicazione e non un elemento accessorio. Scrittura e segno sono collocati e armonizzati all’interno del testo: supporto fotografico, titolazione, eventuali infografici, vignette, disegni si inseriscono all’interno del testo e lo completano.
Dal punto di vista grafico è importante che i segnali paratestuali siano disposti in un certo modo. A garantire questo basta rispettare una serie di accorgimenti:
- la leggibilità, che si può ottenere, ad esempio, usando caratteri di dimensioni non troppo ridotte (il corsivo non funziona a video);
- garantendo un contrasto deciso tra testo e sfondo (migliore sempre il vecchio bianco e nero);
- differenziando un set di caratteri per il testo e uno, complementare e leggibile, per i segnali paratestuali.
- differenziando un set di caratteri per il testo e uno, complementare e leggibile, per i segnali paratestuali.
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